Sophia Pompéry, * 1984, ha studiato scultura presso la Weissensee Kunsthochschule di Berlino con Karin Sander e Antje Majewski prima di essere una delle prime partecipanti all'Institute for Spatial Experiments di Olafur Eliasson, Universität der Künste. Nel 2012 è scelta come artist in residence per il programma DAAD di Istanbul. Le è stato assegnato il Mart-Stam-Award e il Jaqueline-Diffring-Prize. Pompéry si è laureata presso la Stiftung Kunstfonds Bonn e il Consiglio Comunale della città di Berlino. Le sue opere sono state esposte, tra le altre, al Museo Stedelijk di Amsterdam, allo Staatliche Kunsthalle Baden-Baden, all'ARTER Space for Art Istanbul, alla Neue Nationalgalerie, all'Akademie der Künste e alla Hamburger Bahnhof, Museum für Gegenwart Berlin.
Pompéry esplora in modo esaustivo i fenomeni della fisica dal punto di vista percettivo: con l'inclinazione per l'assurdo illustra l'inaffidabilità, l'ambivalenza e l'enigma della percezione. L'inversione e la trasformazione dei media sono aspetti importanti nelle opere minimaliste e raffinate di Pompéry, in grado di collegare abilmente i campi dell'arte, della filosofia e della fisica.
Quasi incidentalmente e con una formalità unica, Pompéry utilizza fenomeni quotidiani per illuminare grandi questioni filosofiche.